mercoledì 5 settembre 2018

1 Corinzi 3,1-9 e Luca 4,38-44
Poppanti ... Sempre ...

Con uno sguardo disincantato alle nostre comunità, nonostante gli sforzi di "evangelizzazione", non mancano i poppanti; l'unico problema è che non si tratta di bambini ma di adulti.
Ho parlato a voi - dice Paolo, come a uomini carnali - a neonati in Cristo! Ma questa condizione sembra prevalere anche nella vita adulta. Leggevo una riflessione circa la trasmissione della fede, essa dice che c'è una significativa difficoltà nel passare la fede vissuta ai propri figli, specialmente quando essa è convinta e praticata. Al contrario, ateismo o religiosità soft si trasmettono più facilmente. Più della metà delle famiglie italiane i cui genitori sono non credenti, infatti, hanno figli non credenti. E più della metà delle famiglie caratterizzate da un cattolicesimo di tradizione e poco di "esperienza di fede" hanno figli che si riconoscono in quella stessa matrice religiosa.
Sullo sfondo di questa realtà "carnale", neonata in Cristo, l'attenzione va proprio ricollocata nello stile di vita personale e delle nostre comunità, gruppi e associazioni. Esse, secondo le parole dell'Apostolo, devono essere veri cantieri di edificazione della fede (edificio di Dio); campo di lavoro per mettersi a servizio del regno dei Cieli e non di semplice "propaganda fide"; luoghi in cui i neonati in cristo possano crescere ed esprimere la maturità spirituale che gli è propria, e non delle affinità spirituali o affiliazioni affettive.

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