sabato 29 settembre 2018

Daniele 7,9-14; Apocalisse 12,7-12 e Giovanni 1,47-51
Festa dei Santi Arcangeli
Vedrete il cielo aperto e gli angeli salire e scendere ...

A termine della ricerca, quando anche noi dimoreremo presso di Lui, e Lui in noi, a quel punto il cielo sarà veramente aperto e agli occhi della nostra umanità si mostrerà il mistero di amore che dal Padre è donato nel Figlio, nell'Agnello di Dio, quello che toglie il peccato del mondo. Il Figlio dell'Uomo - quel Gesù indicato come agnello di Dio - sarà realmente lo strumento (la scala di Giacobbe) attraverso il quale ci sarà indicato dagli angeli l'accesso al cielo, al Padre (nessuno può salire al padre se non per mezzo di Gesù). Il dialogo con Natanaele conclude la sezione della chiamata e risposta dei discepoli; a tutti questi è promesso di vedere cose grandi. Nello stare nella sequela del maestro, vedranno cose veramente grandi: parteciperanno al dono di amore che è Gesù, vivranno la sua stessa vita e saranno testimoni della passione, morte e risurrezione; vedranno gli angeli di Dio che legano il cielo è la terra, a partire da quel luogo che è il sepolcro del Signore. Gli angeli, non sono il retaggio, o la riminiscenza di figure divine della mitologia Mesopotamica, essi custodiscono la possibilità di mediazione e di comunione tra il cielo è la terra, pensiamoci come Gesù ce li rivela: sono a servizio dell'intima comunione che permette l'accesso all'amore del Padre.

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