lunedì 14 ottobre 2019

Romani 1,1-7 e Luca 11,29-32
Il giudizio nel presente

Una provocazione durissima Quella di Gesù: "questa generazione è una generazione malvagia ..."
Durissima ma appropriata: la malvagità si spiega come giudizio per l'indifferenza rispetto alla venuta del regno di Dio, dell'accostarsi al presente dell'"Ecco ben più di (...) c'è qui!"
È indifferenza rispetto al mistero, è chiusura rispetto a un Figlio dell'uomo che è segno e mistero, che è sempre alla porta del momento presente, che bussa ... ma che ogni generazione ostinatamente lascia fuori ... scartandolo ed escludendolo. La durezza del giudizio pronunciato dal Signore non è in sè stesso, ma è conseguenza di una durezza proprio di quella generazione contemporanea di Gesù, immagine di ogni generazione, che presume di bastare a sé stessa. Il rischio di una comunità credente è proprio quello di bastare a sé stessa, e di fare del mistero sperimentato nel passato, un puro ricordo e lettera morta. Una comunità autoreferenziale dimentica che il tempo presente è abitato da Dio. Dio visita il suo popolo, i suoi amici nella realtà presente. Tale vicinanza e giudizio cioè memoria e tenerezza del suo costante prendersene cura.

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