lunedì 11 novembre 2019

Sapienza 1,1-7 e Luca 17,1-6
Tu gli perdonerai!

Nel cuore di Gesù è radicato questo imperativo: "condonerai a lui!" Cioè al fratello che si pente, e che chiede il tuo perdono tu non puoi negare di donare te stesso e cancellare l'offesa che ti ha ferito. Il perdono che Gesù riconosce e propone è realmente un condono, totale e riabilitativo. Il condonare è chiave risolutiva e rivoluzionaria delle nostre relazioni spesso afflitte dal risentimento e dall'orgoglio ferito.
Tra gli insegnamenti di Gesù, il "condonare" supera ogni logica di sapienza e svetta come apice dell'amore che ciascuno deve al proprio fratello. È il riconoscimento della fratellanza che impone uno stile di esistenza come si conviene ai figli di Dio.
Lo scandalo, a cui Gesù fa riferimento non è solo la "caduta morale"; lo scandalo per cui è meglio buttarsi nel mare con una pietra da mulino al collo è mostrare la durezza rispetto al condonare, è indurire il nostro cuore, per una pretesa "giustizia" che in realtà acceca e toglie dai nostri occhi l'altro come fratello, lo annulla, e rispetto al quale siamo i primi a volerci sottrarre, a non volerci donare come prima espressione di carità. Il "condonare", porta in se molti rischi, ma altrettante possibilità per il fratello ma anche per ciascuno di noi.

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