venerdì 1 novembre 2019

Ap 7,2-14; Sal 23; 1 Gv 3,1-3; Mt 5,1-12
I santi fanno la Chiesa ... ma, mai la Chiesa è fatta solo dai Santi.

Un desiderio di verità, di riscatto, si diffonde all'ascoltare le Beatitudini, parole che descrivono le nostre situazioni di vita e anche le nostre attese. Parole di Gesù, che ci raccontano un Dio accessibile anche nella contraddizione della vita di tutti i giorni, o meglio nel groviglio di una realtà che si dimena rispetto al Signore del cielo e della terra.
Ieri sera abbiamo assistito alla partita tra sacro e profano il cui risultato è: Halloweem batte Ogni Santi ...
Questa è la notizia che anche i TG nazionali ieri diffondevano come news ... Che bella notizia, direi esaltante ...
Di fronte a questa cruda realtà, non serve contrapporre la Solennità di tutti i Santi alla festa di Halloween... Soprattutto in una realtà sociale che ha abdicato il senso cristiano come orizzonte di verità e per questo si adagia ad adottare ogni qualsivoglia e possibile recupero di identità per colmare il vuoto esistenziale che si porta dentro.
Vestire i panni di un demone, di una strega, di un vampiretto o di uno zombi, dicono gli specialisti, esorcizza cioè allontana e mette in quiete dalla paura della morte e l'impossibile vittoria sul male che abita il nostro intimo.
Ma una carnevalata, non è forse molto più illusoria della proposta della fede.
Secondo molti il Cristianesimo, in duemila anni avrebbe soppresso, quasi provocato un trauma umano mediante la pretesa della Santità della vita, occultando il naturale desiderio umano di coinvolgersi col mondo del magico e del mistero. Per cui sarebbe lecito il recupero dei riti pagani, delle credenze celtiche e naturali ...
Ecco che per molti, in questo nostro tempo, il Cristianesimo risulta nuovamente portatore di negatività e di errore, e non serve certamente a convertire l'umano proporre farse sulla Santità quali sfilate dei Santini e cambiare il dolcetto e scherzetto con santino e dolcetto. Le nostre proposte alternative sono stesso di una tristezza esemplare.
Il cristiano possiede una bellezza e una profondità del mistero racchiusa proprio nelle Beatitudini, e con la semplicità e la fedeltà nel tempo presente, esse saranno capaci di affascinare ancora attraverso la nostra vita, se vorremo.
Vivere la povertà, come distacco dall'avarizia e dal tornaconto e come opportunità di dono e gratuità; essere animati da giustizia e carità, fino al punto di rappresentare la stessa misericordia di Dio nel concreto della vita. Custodire e coltivare la purezza del cuore come spazio per stupirci del dimorare di Dio accanto e in noi ...
Il fascino di queste parole sono profezia delle parole di Gesù che superano ogni tempo e si dilatano eternamente.
Oggi possiamo gioire della santità della vita come opportunità per vivere meglio e per generare serenità e pace in un mondo scosso da sofferenza e disagio.
La festa di tutti i Santi rappresenta l'opportunità di evangelizzare attraverso la stessa vita. Questa festa dice che anche la nostra vita è spazio di santità, una profezia di una Chiesa che non viene meno rispetto alle tempeste del mondo, e che la sua forza è l'amore di Cristo che converte e guida il cuore dei suoi figli.
I Santi sono il segno fecondo di questo amore, e oltre a riconoscerne le virtù, oggi ne gustiamo l'esempio di vita da imitare e di cui consolarci.
Propongo in questo anno parrocchiale dedicato ai giovani, due beati, come esempio e come protettori per la comunità di Toscanella.
Carlo Acutis quindicenne, muore di Leucemia fulminante, il 13 ottobre 2006, dalla sua vita: "cercava sempre o prima p dopo la celebrazione eucaristica di sostare davanti al Tabernacolo per adorare il Signore presente realmente nel Santissimo Sacramento".
Chiara Badano diciannovenne, muore di cancro, il 7 ottobre 1990, dalla sua vita: "dinamica, sportiva, bella, Chiara si sente amata da Dio e lo vuole portare a tutti coloro che incontra sulla sua strada. Animata da profondo risento per ognuno, manifesta con schiettezza il proprio pensiero di credente, ma evita ogni prevaricazione sulla libertà di coscienza altrui".
Beati Calo Acutis e Chiara Badano, pregate per noi!

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