martedì 10 novembre 2020

Il progetto personale ...

Tito 2,1-8.11-14 e Luca 17,7-10

Mi sono riletto il capitolo 17 di Luca, per capire il contesto della manciata di versetti - quattro - del Vangelo di oggi. Speravo ti ritrovare un filo logico, una consequenzialità e invece nulla ... Sembra quasi che l'evangelista abbia cercato di cucire insieme questi versetti, forse solo ora non tralasciarli ... Ma ecco che, la Parola è capace di narrare i sentimenti e i ore sieri di Gesù oltre alle logiche del racconto. Emergono così i punti cardine di un progetto esistenziale e di fede per il discepolo, per chi vuole essere un "servo inutile"; come servo inutile, agli occhi del mondo, è stato il Signore.
Punto primo, la coerenza della vita. Non provocare scandali, cioè non essere causa di caduta, di inciampo dei tuoi fratelli, dei "piccoli" che ti sono vicino, e che ci sono affidati.
La coerenza è una virtù, che nasce dall'amore.
Punto secondo, agire di misericordia. Abbi verso i tuoi fratelli, sempre, uno sguardo di misericordia, di bontà, di accoglienza, di tenerezza ... Se non puoi fare altro, perdonali ...
La misericordia è il dogma dell'amore.
Punto terzo, la fede. La fede va chiesta, va custodita è alimentata. La fede, prima di tutto va riferita a Dio e non a partire da se stessi. Se parto da me stesso, metto in gioco tutte le mie fragilità emotive. La fede è esperienza di affidamento e perseveranza. La fede è fiducia nell'amore di Dio.
Punto quarto, il servizio. Essere servi significa sperimentare il servire come spazio di esistenza e di cura di coloro che ci sono affidati. Il servizio crea in noi quell'umiltà che sfocia nell'amare i fratelli, con un desiderio purificato di essere tutto per loro senza nulla pretendere in cambio. Servire è amare, come per Gesù è stato cingersi la veste ai fianchi e in quella sera, a fine giornata, mettere a servire a tavola i suoi amici, i discepoli.


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