mercoledì 1 settembre 2021

Le risorse nascoste ...

1 Colossesi 1,1-8 e Luca 4,38-44

Paolo in un momento di grave difficoltà personale, scrive alla comunità di Colosse, e anche oggi ci stupisce il tono della lettura, che già nel saluto esulta di una grandissima gioia. Paolo riconosce nella comunità tutte quelle situazioni e doni di grazia di cui occorre dare lode a Dio, piuttosto che lasciarsi andare alla enumerazione delle difficoltà, che genera quella lamentela che nulla costruisce nella relazione umana tra fratelli.
Il primo atteggiamento che anche oggi Paolo ci insegna è la preghiera per la comunità. La nostra preghiera è spesso distratta e scarsa. Immersi nella frenesia del quotidiano il pregare è ormai una esperienza episodica è relegata a particolari momenti.
Ma è proprio la preghiera, e la fedeltà a quel momento di intimità con Dio, che dispone il nostro cuore e ma nostra vita ad accogliere il dono di ciò che ci accade, delle persone, della comunità, della famiglia ecc ... Nella preghiera permettiamo alla nostra umanità di farsi sensibile e attenta, dotiamo noi stessi di uno sguardo aperto e benevolo.
Nella preghiera gratuita e disinteressata, Paolo, impara a riconoscere quante "cose" belle possiede la comunità di Colosse: "la fede in Cristo; la carità verso i fratelli; la speranza che abita i desideri e progetti di vita".
In questi primi versetti della lettera, anche noi siamo invitati a riconoscere dove si radica ma fede della nostra comunità; quali segni di amore e carità siamo capaci di generare e quale speranza, cioè quale spinta positiva l'annuncio del Vangelo ci suggerisce di attivare. Di fronte a ogni smarrimento e scoraggiamento delle nostre comunità, nella preghiera, è questo lo sguardo che dobbiamo ricercare.


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