lunedì 6 settembre 2021

Che senso ha soffrire?

Colossesi 1,24-2,3 e Luca 6,6-11


Ciò che sperimenta Paolo,  e che racconta nella lettera ai Colossesi, è qualcosa di particolare, egli congiunge la sofferenza alla letizia. La partecipazione alle sofferenze di Gesù per amore di ciascun uomo e donna, con la letizia che deriva dall'essere uniti nell'amore. La sofferenza è il frutto della partecipazione alla passione del Signore: “Do compimento a ciò che dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa”. Si tratta di una sofferenza dovuta al ministero di annunciare il Vangelo. In questo possiamo comprendere tutta la sofferenza pastorale, quella che si vive nella Chiesa e nelle nostre comunità quando la fedeltà al Vangelo, quando il percorso della vita e della nostra maturazione umana, ci conduce in quelle strettoie nelle quali siamo provati dal soffrire per amore di Gesù e dei fratelli. Ma questa, è quella sofferenza, che riconosciamo come capace di generare un bene più grande, una grazia necessaria che ci manca. Credo sia questa la letizia che Paolo vede oltre è nella sua sofferenza. 
Dunque, oggi noi siamo invitati a cogliere anche la nostra personale vocazione e partecipazione al ministero di Paolo! A farci carico di una sofferenza capace di portare frutto, perché ci unisce intimamente al mistero della passione del Signore.

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