giovedì 9 settembre 2021

Rivestirsi di carità ...

Colossesi 3,12-17 e Luca 6,27-38


Pur se istintivi, fragili e inconsistenti - questo è lo sfondo della nostra umanità - Dio ci ha scelto e ci ama. Questo è il punto di partenza di Paolo per stimolare una crescita umana dei credenti di Colosse. Maturare l'amore umano è una esperienza coinvolgente e totalizzante, perché il nostro "sfondo", generalmente pone delle resistenze, e ci devia verso traiettorie più accomodanti, giustificative e compensative.
Rivestirsi di carità, per come è facile da dirsi è altrettanto difficile da concretizzarsi. Forse anche solo per il fatto che rivestirsi significa conoscere prima di tutto ciò che viene rivestito, e questo spesso non lo vogliamo realmente conoscere, perché contraddice un amare nella verità e l'impegno nel superare i nostri egoismi, i nostri interessi nell'amore.
Paolo non pone necessariamente delle alte esigeze nell'amare - " ... rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri ..." - ma suggerisce degli atteggiamenti che possano fare breccia e sgretolare la nostra rigidità. La tenerezza è infatti capace di disgregare la più tenace durezza e freddezza; la bontà è capace di metterci in dubbio e discussione; l'umiltà rivela le nostre istintività; la mansuetudine dilata la pazienza è la sopportazione; il perdono dirompe nelle lacrime liberatorie. 
Per rivestirsi di carità occorre partire con verità da se stessi, una scoperta che spesso lascia a bocca aperta.


Nessun commento:

Posta un commento