venerdì 23 novembre 2018

Apocalisse 10,8-11 e Luca 19,45-48
"... pendeva (era sospeso/ appeso) dalle parole delle sue labbra "

Che cosa è il Tempio per Gesù? Come per tutti gli ebrei è la casa di Dio, così come è espresso nel desiderio del Re Davide, realizzato da Salomone. È la casa di Dio sulla terra, in cui ogni ebreo, appartenente all'alleanza in Abramo può stare alla presenza di Dio; in ascolto della Paola (Ascolta Israele ...), appeso alla Parola. L'ascolto della parola per un ebreo è sempre ben di più che un momento dell'intelletto. L'ascolto è condizione di conformazione della vita alla Parola; l'ascolto è esperienza di preghiera, nel quale ci radicalizziamo, cioè mettiamo radici e prendiamo consapevolezza del nostro essere di Dio. In questo senso la radicalizzazione non è negativamente un estremismo. Dal brano del Vangelo riceviamo questa immagine: tutti sono nel Tempio di Dio, proprio tutti: Gesù, i Sommi sacerdoti, gli Scribi, i Notabili, e il Popolo ... Nessuno è escluso dall'ascolto della Parola di vita, perché esso è fonte della vita che ci è donata attraverso l'Agnello immolato. Questo ascolto è dolce e affascinante (condizione della bocca) ma quando entra nella vita reale provoca amarezza(condizione delle viscere).
La dolcezza della Parola ci rivela la bellezza, la tenerezza e la bontà del Padre; la Parola porta a Lui, porta alle sue dimore. Senza mangiare della Parola, non gusterò mai la Sua presenza, non mi consolerò mai nel fare memoria, ogni giorno delle sue Parole.
L'amarezza della Parola è la conversione della vita, è la necessaria fatica di chi passa dall'Ascolto al Comprendere; dalla vita per sé alla vita per il Signore, è una amarezza che serve a crescere in umanità e Santità. 

Nessun commento:

Posta un commento