martedì 27 novembre 2018

Apocalisse 14,14-19 e Luca 21,5-11
La perseveranza 

É nella fede che si compie il tutto! Questa mattina di fronte alle immagini che la Parola suscita, ci percepiamo in tutta la nostra fragilità e debolezza, eppure siamo parte di quel compimento, la falce affilata è gettata e ..."vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature", perché le uve non vadano perse; poi l'angelo "rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio". Non siamo spettatori della vendemmia, siamo grappoli vendemmiati, raccolti e versati nel tino del giudizio del Padre. La vendemmia conduce alle piena rivelazione del mistero della Croce, quindi alla piena manifestazione dell'amore di Dio che trasforma le uve della terra nel vino nuovo che il Signore berrà per appagare la sua sete dell'uomo. In questo "mistico e reale" modo di partecipare alla creazione, a ciascun discepolo di Gesù, viene proposto di essere "fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita" (Ap 2,10), esso mostra come la perseveranza della fede supera ogni tentazione di comprende in modo meramente umano "il tempo è vicino". Questa vicinanza non è per come la vogliamo noi, e nemmeno perché la vogliamo noi. La perseveranza nella fede conduce ai "grappoli maturi" e determina l'esperienza della vita in modo da "non lasciarci ingannare".

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