lunedì 12 novembre 2018

Tito 1,1-9 e Luca 17,1-6
Tra ... "state attenti a voi stessi" e ... "aumenta la nostra fede " ...

Cosa c'è in "mezzo" a questa affermazione e a questa domanda? C'è un abisso! L'abisso della nostra fragilità e della nostra fatica quotidiana! La nostra esperienza di Lui, quando si rivela come dialogo, come stare alla sua presenza, diviene meravigliosa perché mette in evidenza il mistero del Dio fatto uomo. Veramente la nostra carne diviene lo spazio della sua presenza e della sua vicinanza; questa realtà è luce! L'attenzione a noi stessi non nasce quindi dalla paura, dalle cattive azioni, dagli scandali che ci chiamano in causa ... non è una velata minaccia, ma un invito esplicito a donare attenzione a come Lui ci suggerisce, si rivela, parla dentro la nostra vita: stiamo attenti a noi stessi per comprendere ciò che lui vuole che facciamo della nostra vita, e non tanto di aiutarci a realizzare ciò che noi vogliamo fare della nostra vita! In questo percorso di umanità: "Signore, dacci una fede come un granello di senapa", una fede così piccola che possa essere portata è contenuta nella nostra debolezza! Eppure tutto questo è la grandezza dell'incontro con il Signore! Quell'incontro che ci rende servi di Dio e apostoli di GesùCristo! Servi attenti alla parola per essere apostoli cioè uomini e donne che vivono della fede per generare la fede.

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