venerdì 30 novembre 2018

Romani 10,9-18 e Matteo 4,18-22
Festa di Sant'Andrea Apostolo
A causa loro, la parola corre per il mondo ... Corre al cuore!

La nostra fede si manifesta in testimonianza! Se non lo fa' non serve a nulla! La nostra fede - San Paolo lo dice ai Romani - è espressione di come il Signore attraverso l'ascolto della "Parola" ha preso dimora nel nostro "cuore", cioè abita la nostra vita, e se la abita, (indipendentemente dalle inadeguatezze), la fede diventa parte delle nostre parole. La Parola si unisce ugualmente alla nostra pochezza e al nostro limite, per essere annunciata, per essere testimoniata. È una pretesa un nostro annuncio privo di imperfezione, è quasi una giustificazione per non credere e anche presunzione dell'altrui perfezione.
Si evangelizza di "conseguenza"! Un discepolo di Gesù evangelizza, cioè annuncia il Vangelo, non per un incarico particolare, ma per la fede che custodisce nel cuore, in sé stesso. Ecco allora l'importanza di aver cura del dono della Parola, essa è seme che accolto, germina e produce frutto a sua volta, produce seme che a sua volta cerca di radicare nella vita di chi ascolta. È questa l'esperienza della Testimonianza, è questa l'esperienza della Nuova Evangelizzazione.
Tutto il nostro essere di Cristo nasce dall'Ascolto: "Chiunque crede in lui non sarà deluso ...", ed è per questo che per tutta la terra, e a partire dalla Testimonianza "... è corsa la loro voce, e fino agli estremi confini del mondo le loro parole ...".
Ascolto, Fede, Testimonianza, Annuncio ... Queste parole sono sufficienti per ricordarci chi abbiamo nel cuore? Cosa e chi è all'origine della nostra appartenenza? Chi è il Signore della nostra vita? Come la nostra vita lo rivela e manifesta? Quanto attraverso di noi la Parola si condivide si dona all'altro, cioè evangelizza?

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