giovedì 15 novembre 2018

Filemone 1,7-20 e Luca 17,20-25
E' stato "scoperto" il regno di Dio!

Falsa illusione quella di un regno che renda giustizia a certe nostre attese: di riscatto dell'esperienza della fede; di riconoscimento del ruolo sociale della Chiesa; di nostalgia per una considerevole adesione all'annuncio di Gesù ...
Ma dove è questo regno, che cosa è questo regno ... ci potrebbero chiedere in tanti?
Giunti al termine dell'epoca della cristianità si inaugura la nuova evangelizzazione! Il regno di Dio è in mezzo a noi! Si, esso si rivela nella novità di vita di chi nella fede sceglie Cristo. Paolo, a ragione, dopo tanta fatica nell'annunciare Il Signore risorto,  potrebbe dubitare della vicinanza del Regno, ora che in prigione è prossimo alla condanna a morte. Ebbene la sua fede, proprio in prigione è stata capace di generare alla vita in Cristo il suo servo. Questa esperienza di prossimità permette a Paolo di riconoscere e affermare come l'amore di Gesù per ciascuno rende evidente il Regno nella sua prossimità e concretezza. Il regno è in mezzo a noi e si manifesta per la potenza di Dio nella nostra testimonianza di amore al Signore. Questa è la nuova evangelizzazione, il post cristianesimo, il lampo che brilla da un estremo del cielo all'altro estremo ...
Occorre che ciascuno di noi si convinca che il regno di Dio si fa vicini nella misura in cui permetto la prossimità tra Gesù e la mia vita, questa esperienza che è fede, necessità della testimonianza, cioè della visibilità della scoperta.  

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