martedì 20 novembre 2018

Apocalisse 3,1-6.14-22 e Luca 19.1-10
Ecco io mando il mio Angelo ...

Le sette lettere alle sette Chiese (comunità apostoliche), forniscono una immagine ecclesiologica importantissima: Dio parla alla Chiesa, e attraverso i suoi messaggeri la sua parola corre veloce (come al tempo dei messaggeri imperiali) per raggiungere ogni uomo che vive sulla terra e invitarlo alla conversione.
Ecco che le sette lettere sono Parola di Cristo, messaggio di Dio per la conversione. Chi è che parla? Parla "Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle"; "Così parla l’Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio".
Ci è inviata quindi una Parola autorevole! Capace di elevare a Dio o di rovinare nella misura in cui non è accolta nella fede. Alla Chiesa di (...) Il messaggero porta l'invito a continuare il cammino, nella perseveranza (non hanno macchiato le loro vesti); alla Chiesa di (...) il messaggero chiede di aprire il cuore a colui che bussa alla porta e di non corrompersi nelle vanità e concupiscenze del mondo.
Alla Chiesa di Gerico e a tutti i "Zaccheo" sparsi sulla faccia della terra il messaggero porta la certezza rispetto al desiderio di incontrare il Cristo: "scendi subito, oggi vengo a casa tua"; "oggi la salvezza è giunta per questa casa ... è giunta per tutti i figli di Abramo"; per chi vuole essere salvato, la salvezza è arrivata ... Non c'è tempo da perdere, nell'immediatezza della sua venuta il Signore ci chiede di non ritardare l'accoglienza. Oggi lasciamo dimorare Gesù i noi! Mettiamo a tacere la nostra voce, i nostri pensieri, i nostri argomenti ... e lasciamoci condurre dall'ascolto della sua Parola che salva i perduti i vari disperi (... anche noi)!

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