martedì 18 dicembre 2018

Geremia 23,5-8 Matteo 1,18-24
Dove questa storia ha avuto origine

Siamo troppo abituati al "racconto" del Natale per stupirci della sconcertante ingenuità di un evangelista come Matteo che affida il "mistero di Dio" e l'annuncio della "speranza" per il mondo - che si traduce nella scelta di fede per l'uomo - alla narrazione di una vicenda che a dir poco del fiabesco ... Certi scrittori di favole per bambini avrebbero fatto certamente di meglio.

Eppure Matteo non ha timore, e di fronte alla verità dei fatti, tutto riporta come le testimonianze di famiglia, quella di Gesù di Nazareth, hanno iniziato a tramandare. Infatti come ieri abbiamo scoperto l'importanza delle genealogie nel passaggio della fede da una generazione alla successiva, nello stesso modo ciò che è accaduto a Maria e Giuseppe, in riferimento alla nascita di Gesù, viene affidato a noi da generazione in generazione.
Questa testimonianza ci riporta prima di tutto alla concretezza, alla storicità e alla verità del mistero, e come questo si è "connesso" con la vita e la vicenda di una coppia di innamorati. Maria e Giuseppe erano già contenti per sè stessi, erano felici come tutti gli innamorati di poter unire le proprie vite per generare una famiglia e avere dei figli da amare e da crescere. La loro storia non ha nulla di diverso da tutte le storie di innamorati o  giovani che scelgono di fare  famiglia.
Ma ecco che come dice il profeta Geremia: "Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla  terra"; il Dio creatore prende l'iniziativa e li coinvolge in una storia che sembra "una cosa dell'altro mondo", ma che passa proprio attraverso di loro. Passa attraverso il grembo di Maria, immagine di tutta la sua stessa vita, quasi a dirci che ciò che è generato in lei non è una aggiunta divina, ma ma si genera a partire da Lei, da Maria. Ma questo è vero anche per Giuseppe, perché, pure se in modo diverso, ciò che accade, accade a partire dalla sua stessa vita, che come un sogno si infrange di fronte alla evidenza di Dio. Le "famose" evidenze divine che si impongono ... ovvero propongono con costanza.
La tradizione di Nazareth ci insegna a non dare per scontato la vita di questi giovani innamorati, che sposandosi hanno donato a Dio la propria esistenza e fatto proprio una proposta che solo con amore e con fede avrebbero potuto accettare. Matteo in realtà ha voluto raccontare una cosa "bella", perché fosse tramandata di generazione in generazione, per non perdere la "bellezza", ma per donarcela oggi.

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