domenica 23 dicembre 2018

Michea 5,1-4a / Salmo 79 / Ebrei 10,5-10 / Luca 1,39-45
Un abbraccio per Natale 

Di fronte al declino della civiltà post Cristiana, in cui la "buona notizia" della nascita del Salvatore rischia di non essere più presa sul serio e di tradursi in una fake news, l'immagine del Vangelo ci riporta a una condizione necessaria per vivere in modo pieno e dare testimonianza al nostro vivere questo Natale.
Forse crediamo che il mondo torni ad essere cristiano nella Santa notte; il nostro mondo a ben poco di cristiano ... nemmeno la superficialità di una spolverata di zucchero a velo.
In una scuola materna il 18 dicembre scorso è andato in scena la rappresentazione natalizia, un vero tripudio di fantasia e di plagio dei contenuti!
Che cosa è il Natale?
Il Natale è il male dilaga nel mondo e colpisce la natura ferendola e uccidendola, sono dei diavoletti gli artefici di questo male. Ma Zeus (divinità pagana del mondo greco) manda i suoi elfi e gnomi a lottare contro i diavoletti e a vincerli, in modo che la natura possa rivivere e rifiorire. A questo punto il trionfo di Zeus si manifesta con l'arrivo del principe del mondo salvato: Babbo Natale che porta i suo dono per rallegrarci!
Complimenti, un vero capolavoro di incultura ione del nulla e dello scetticismo.
Complimenti per l'ipocrisia di fondo ...
Ma non c'è da meravigliarsi ... Perché al di là di una cultura post Cristiana ora possiamo parlare anche di neopaganesimo cristiano. Non c'è da stupirsene se c'è chi oggi in Italia ha venerato il Dio Po' del nord del paese ... Di credenti che riescono a fare sintesi tra un credo professato male e un paganesimo che ha ancora tutto il suo fascino, sembra, ma  che è certamente più facile e meno esigente di una vera scelta di fede, con tutto ciò che comporta per la vita.
Giunto a questa quarta domenica di avvento, mi sorge una domanda: "vogliamo celebrarlo realmente il Natale, oppure ci accontentiamo dei regali?
Parlare di Dio che si fa carne significa ripensare tutto il nostro modo di considerare gli altri uomini ... La loro dignità; i loro diritti inalienabili; la giustizia come primario valore da perseguire. Ci mette in coscienza di fronte alle aberrazione dei totalitarismi, nazionalismi, dei sovranismi e delle strumentalizzazioni religiose per suffragare un pensiero che ben poco hanno più di cristiano ... Anzi nulla ...
Credo che il Vangelo di oggi possa dare una immagine importantissima per chiunque voglia dare un senso pieno al Natale: un abbraccio tra due donne che vivono la loro storia personale immerse nell'esperienza della fede e di Dio. Chiunque, non importa l'età (anche a settant'anni), ha bisogno del conforto di un abbraccio, di essere tenuto stretto, di un'espressione concreta d'amore. Spesso diventiamo troppo riservati, troppo timidi per mostrare i nostri veri sentimenti. E allora li nascondiamo dietro una maschera fredda e severa, per la paura di lasciar intravedere la nostra vulnerabilità a coloro che amiamo; è solo il calore umano che ci può salvare dal grande freddo di quest'epoca.

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