giovedì 4 giugno 2020

2 Tm 2,8-15 eMarco 12,28-34
Ricordati di Gesù Cristo ...

Cosa significa ricordarsi di Gesù Cristo?
Significa forse ricordarci di quelle cose che le nostre catechiste (sono soprattutto donne) ci hanno insegnato con pazienza nella fanciullezza?
Oppure è fare memoria di qualche Vangelo ascoltato di domenica, che in un qualche modo è rimasto ancorato alla nostra attenzione?
Entrando nell'esperienza di Paolo - che ricordo è prigioniero a Roma -, per Lui il ricordare si concretizza proprio nella esperienza che vive: "... come io annuncio nel mio Vangelo, per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore".
Per Paolo il ricordare - che suggerisce al suo amato Timoteo -, non è un esercizio di memoria, ma un riconoscere, e rendere sempre presente nel quotidiano, il suo impegno per l'annuncio del Vangelo. Paolo, ricorda Gesù Cristo nella misura in cui il Vangelo risuona nella sua vita. Ma non pensiamo che siano solo le parole che costituiscono il ricordo. Credo che ciò che rappresenta il ricordo di Paolo sia l'esperienza dell'amore di Dio e del prossimo. Paolo ha sperimentato l'efficacia, la gratuità e la potenza della Misericordia di Dio e come l'amore di Gesù lo abbia completamente custodito, nonostante tutti i suoi limiti, infedeltà e fragilità. Paolo ricorderà sempre quanto è stato amato, e quanto è stata grande la misericordia di Dio verso di Lui: "scelto è chiamato per la sua indegnità". Paolo ricorderà anche la grandezza dell'amore sperimentato verso, e insieme ai fratelli delle diverse comunità che ha fondato è incontrato. In definitiva ricordarsi di Gesù Cristo, significa, non soffocare in noi l'amore di Dio e per il prossimo.

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