mercoledì 24 giugno 2020

Isaia 49,1-6; Salmo 138; Atti 13,22-26; Luca 1,57-66.80
Solennità: nascita di Giovanni in battezzatore
Giovanni è profeta della Parola

Come nella nascita di Gesù, i pastori andarono a Betlemme, videro il bambino e furono riempiti di gioia e lodavano Dio; così ora nella nascita di Giovanni la gente dei monti della giudea, non può che meravigliarsi di quanto accade e stupirsi dei "segni", dei quali però non può dare una spiegazione - "Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio" -. Una sorta di timore accompagna questa nascita e tutto ciò che accade: "Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?"
Questo inizio, lo possiamo accostare alle parole di Paolo della seconda lettura di oggi: "Dio suscitò per i nostri padri Davide ..."; "Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta ..."
È Dio che opera la salvezza e manda a noi la Parola che ci salva. Ma cosa vuole dire questa espressione? La Parola di Dio è pensiero e azione nel divenire concreto; la Parola di Dio si invera nella storia attraverso la vita stessa di coloro che chiama ad esistere e che invia a compire ciò che dice. Esiste un misterioso e stretto legame tra parola, storia e salvezza; un legame che il prologo di Giovanni riassume con: "In principio era il verbo, il verbo era presso Dio, il verbo era Dio. Il verbo era in principio presso Dio e nulla di tutto ciò che esiste  è stato fatto senza di Lui ..."
Dio "manda" la sua Parola! Dio non invia un contenuto spirituale o intellettuale e tanto meno è un invito a compiere la sua volontà, egli invia una esplicita possibilità di rendere la nostra esistenza luogo della sua presenza (dimora; Shekhinah; Kabod); e lo spazio dell'agire creativo e generativo. Questa forza della Parola inviata, nelle Scritture è tradotta con espressioni come: "Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno ..." (Isaia 49); "Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre ..." (Salmo 138); "Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio" (Luca 1). La Parola di Dio è intimamente unità al generare la vita e al compiersi dell'esistenza.

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