giovedì 11 giugno 2020

AT 11,21-26;13,1-3 e Matteo 10,7-13
San Barnaba Apostolo
Strada facendo, predicate ...

È bella questa espressione del Vangelo, è bella perché dice cosa e come intende, Gesù, l'annuncio/testimonianza del Vangelo.
"Facendo strada", in greco, "andando"; da il senso di una dinamicità dell'annuncio legato al cammino della vita e della quotidianità. Non è un annuncio come informazione, come nozione intellettuale, come catechismo o predica domenicale ...
Credo che la dinamicità proposta dal Vangelo, corrisponda allo stile di vita del Signore e della sua esperienza itinerante: di villaggio in villaggio, di città in città ... di persona in persona. L'annuncio difficilmente si genera nella staticità, nel legarsi alla realtà venendo a patti con la vita e facendo compromessi con il mondo. La dinamicità è la fecondità del Vangelo attraverso il quotidiano e lo stile di vita. L'apostolo porta il Vangelo, lo dona e lascia alla responsabilità dei nuovi discepoli il viverlo e così accoglierne i frutti per sé e per tutta la comunità. Esiste oggi questa dinamicità dell'annuncio nella comunità e della comunità?
Lasciamoci motivare dalle parole di Gesù per riprendere il filo di continuità con la dinamicità sperimentata agli inizi della vita della Chiesa? Credo possiamo intenderla come libertà rispetto ai condizionamenti sociali e culturali; come esperienza di gratuità e di dono. L'annuncio del Vangelo non si può teorizzare con modelli di sviluppo e strutturare o con dei e progetti per tracciare una sorta di programmazione. L'annuncio è proprio insito al cammino quotidiano e allo stile di vita dei discepoli. 

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