lunedì 31 agosto 2020

1 Corinzi 2,1-5 e Luca 4,16-30
In noi ... lo Spirito del Signore!

Noi tutti, oggi, non siamo ascoltatori e annunciatori di una storia passata, ma dobbiamo riconoscere - come Paolo - che "nella debolezza e con molto timore e trepidazione",  ci poniamo di fronte al mondo per testimoniare "Gesù Cristo, e Cristo crocifisso".
L'esperienza mette in luce tutta la nostra inadeguatezza, come anche ma necessità di perseverare e di custodire il "mistero di Dio", alimentando la nostra preghiera e il nostro discernimento della vita, con un costante ascolto della Parola.
È proprio questa parola che oggi, ci unisce intimamente al momento in cui Gesù apre la sua bocca e rivela il mistero di amore di Dio agli abitanti di Nazareth.
Quale momento "magico", meglio dire meraviglioso e generatore di stupore, fu la lettura di Isaia nel silenzioso ascolto della Sinagoga dove lo steso Gesù aveva mosso i suoi passi da credente, e dove dalla fanciullezza era poi cresciuto in sapienza e grazia, sottomesso a Giuseppe e Maria.
"Lo Spirito del Signore è su di me ... Oggi si è compiuta questa Scrittura ..."
È un oggi, quello pronunciato da Gesù, che supera quel momento e si dilata oltre ogni tempo; quella Scrittura, giunge a compimento e realizza il mistero di misericordia annunciato. Da quel momento tutto è compiuto e rigenerato nell'"anno di grazia del Signore". Anche il nostro ascolto, oggi, è unito all'ascolto stupito di Nazareth e non può restare inerme. Coloro che nella sinagoga ascoltarono, entrarono in crisi e non riuscirono a superare lo scandalo della carnalità (il figlio di Maria e di Giuseppe); per noi non può essere così, perché lo Spirito del Signore ci fa compagni di cammino di Gesù, ci coinvolge come i discepoli incontrati a Cafarnao, ci crea suoi amici ...
L'ascolto dell'amico è molto diverso dall'ascolto attento che si deve per religioso assenso. Oggi iniziamo la lettura continua feriale, del Vangelo di Luca, una lettura che chiede la disponibilità all'ascolto confidente e da amici, ciò sarà possibile sempre, ogni giorno, lasciando scorrere e agire in noi lo stesso "Spirito del Signore".

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