sabato 17 aprile 2021

La comunità si organizza?

Atti 6,1-7 e Giovanni 6,16-21


Che cosa muove la comunità delle origini ad organizzarsi?
Se leggiamo attentamente ci accorgiamo che la comunità è costantemente in formazione in quanto costantemente si aggregano ad essa nuovi fratelli e sorelle che accolgono l'invito alla conversione e alla sequela. Questa condizione esprime in principio: la comunità è insieme di differenze. Una comunità non deve essere mai trasformata in una uniformità, ma le differenze vanno integrate tra loro nel costituire la comunione. Questo processo non è certo facile, anzi, forse rappresenta l'esperienza più drammatica della vita comunitaria, perché impone costantemente il passaggio dal"io" al "noi", dal "mio" al "nostro", senza per altro smarrire l'individualità della persona. È in questo crescere della comunità che si intuisce cosa significa organizzare, altra cosa rispetto alla strutturazione o alla trasformazione della comunità in una Istituzione.
Che cosa significa, allora, organizzarsi per la comunità dei discepoli? L'organizzazione prende consistenza nella scelta del "servizio". Dice papa Francesco nel messaggio per la giornata delle vocazioni 2021: "Dai Vangeli emerge come Giuseppe visse in tutto per gli altri e mai per sé stesso. (...) Il servizio, espressione concreta del dono di sé, non fu per San Giuseppe solo un alto ideale, ma divenne regola di vita quotidiana. Non può dunque che essere modello per tutte le vocazioni, che a questo sono chiamate: a essere le mani operose del Padre per i suoi figli e le sue figlie".
Forse allora è sbagliato dire: "la comunità si organizza"; ma bisogna dire: "la comunità si si mette a servizio, gli uni degli altri", e in questo si esprime la peculiare chiamata di ciascuno.


Nessun commento:

Posta un commento