lunedì 19 aprile 2021

La vita nel quotidiano

Atti 6,8-15 e Giovanni 6,22-29


L'inizio della vita della comunità dei discepoli di Gesù, cioè la Chiesa, si caratterizza per un trend estremamente positivo: l'aumento di coloro che aderiscono alla fede; la stima di molti e tra questi anche di alcuni capi religiosi; il superamento delle divergenze interne con il criterio del discernimento comunitario; la comunione e la condivisione come fondamento della vita in fraternità. Tutto sembra corrispondere alla volontà di Dio che realizza nel tempo il mistero di salvezza operato da Gesù. Ma a un certo punto ecco che nel culmine di questo cammino di comunione, emerge la persecuzione; le prove della vita che sono parte del cammino quotidiano.
Che cosa è la persecuzione e la prova se non lo spazio in cui l'amore ai fratelli e l'amore per Gesù motivano la nostra esistenza?
Stefano rappresenta, nel cammino della comunità, la piena consapevolezza che chi crede in Gesù è spinto dallo stesso amore del maestro per gli altri. Ma non si tratta solo di imitazione, quell'amore permette di compiere in noi, e attraverso noi, lo stesso mistero di Gesù: dare la vita per i fratelli.
Ecco che ancora una volta si manifesta nella comunità delle origini una dimensione, trasfigurata, costitutiva e permanente della Chiesa - "videro il suo volto come quello di un angelo" -che non è una prassi, o una forma istituzionale, ma è una condizione esistenziale della Chiesa stessa: la Chiesa, i discepoli di Gesù devono dare/donare la vita come Gesù l'ha donata. 

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