mercoledì 21 aprile 2021

Prestare attenzione a quale testimonianza...

Atti 8,1-8 e Giovanni 6,35-40

La persecuzione è presentata nel racconto di Atti come una occasione, nella stessa prospettiva è scia di Gesù che innalzato e crocifisso attrae tutti a se, così i suoi discepoli nella persecuzione sono lievito e fermento della Chiesa nel suo nascere. Forse questa visione "ideale" ci provoca e anche infastidisce, perché ci obbliga a tornare a una idea originaria che ci mette completamente in discussione, come anche nel vero confronto con il mondo. Quando infatti la Chiesa testimonia l'amore è la giustizia, così come Gesù l'ha vissuta, in realtà inevitabilmente subisce persecuzione, prospera, cresce, si rinnova; sembra proprio associata alla croce del maestro. Quando invece invece la Chiesa tradisce la sua vocazione e vive per se stessa, facendo le proprie battaglie, cercando il potere e legandosi con i potenti, rinnegando poveri e gli oppressi, invece di crescere si autodistrugge. Una Chiesa mondana non ha nulla da dire, non dona la vita e la salvezza. A memoria di questa vocazione che non può venire meno, nei secoli, sui luoghi del martirio sono state costruite Chiese, e negli altari dove la Chiesa celebra il sacrificio, cioè il dono della vita per il mondo, vengono poste le reliquie dei martiri. 

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