venerdì 10 agosto 2018

2 Corinzi 9,6-10 e Giovanni 12,24-26
Donare con gioia ... Morire nella gioia ...

La libertà di donare, esprime l'animo del discepolo, rivolto alle realtà del cielo e svincolato dai possessi di ciò che è della terra. L'invito dell'Apostolo Paolo, va ben oltre alla generosità, egli promuove uno stile di vita che ha come obiettivo la condivisione dei beni, delle possibilità, della vita stessa. Il discepolo del Signore in questa libertà matura la sua umanità e si libera della cupidigia e della spilorceria, caratteristiche dell'animo umano che mira a conservare e affermare la propria autoreferenzialità. La maturità umana rappresenta in questo senso ben più di un obiettivo, essa corrisponde alla profondità dell'adesione di fede alla chiamata che il Signore rivolge a ogni uomo. Dalla logica del dono di sé, infatti, scaturisce l'adesione al mistero di amore che si configura nel perdere la vita per farne dono al mondo, come il maestro. In questo stile di vita quindi, non esiste la privazione come mortificazione a sé stante, ma come possibilità per lasciarsi penetrare dal mistero di Dio.

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