lunedì 6 agosto 2018

Daniele 7,9-14 e Marco 9,2-10
Trasfigurazione del Signore
Cosa vuol dire risorgere dai morti.

Pietro, Giacomo e Giovanni, dice il Vangelo, non avevano capito cosa intendesse Gesù con l'espressione "risorgere dai morti". Certamente le loro idee erano come le nostre, legate alla mentalità del momento, al punto che l'idea della risurrezione si confrontava con quella del tornare in vita.
Sul Santo Monte - così lo cita il Vangelo - saliti sull'Altissimo, avvolti dalla sua nube della Presenza, la risurrezione assume un senso che supera la durevolezza della vita.
La risurrezione che cosa è? Credo che si possa dire che la risurrezione, per noi, è la vita di Dio. Non è un ritornare alla vita, essere rianimati in modo permanente ... Fosse anche eterna, una vita eterna del mio corpo attuale alla fine non credo soddisferebbe l'esigenza di risorgere.
Forse occorre premettere a tutto ciò che possiamo intuire come risurrezione, il confronto con ciò che è il morire. La morte come male che si genera a partire dalla mia stessa vita. Morire non è solo sofferenza e il cessare dalle funzioni biologiche. Morire è fare reale e totale esperienza del male come annullamento di sé.
La risurrezione di Gesù possiamo pensarla come la morte del morire.
La vita di Dio vince la morte. Tutto ciò che i discepoli hanno visto, toccato, sperimentato sul Santo Monte è "Gloria" cioè rivelazione della presenza di Dio come la sua stessa vita: germi di risurrezione.

Nessun commento:

Posta un commento