lunedì 27 agosto 2018

2 Tessalonicesi 1,1-12 e Matteo 23,13-22
Degni della sua chiamata ...

A volte ci facciamo strane idee circa la "chiamata", quasi che sia una consegna di un incarico per la vita ... Nelle parole di Paolo, la chiamata, ovvero la nostra vita diviene espressione dell'intima amicizia con Dio. La "chiamata" corrisponde allo spazio della fede, dell'amore reciproco, della sofferenza per il nome di Cristo, delle persecuzioni, della realizzazione del regno ... tutto è espressione della potenza di Dio, cioè della sua amicizia che è una offerta di gratuità e dono di amore.
San Paolo fa presente come la vocazione è prima di tutto attenzione del cuore alla presenza di Dio. Compiere la sua volontà non è eseguire una serie di precetti o dei doveri, ma è una esperienza di vicinanza e di condivisione di un tesoro: una esistenza felice nonostante a volte la durezza della quotidianità. È nella risposta alla vocazione che sorge la gratitudine a Dio per il dono della vita e della fede. La vita e la fede esprimono la risposta alla chiamata di Dio. Rispondere alla chiamata è l'esistenza cristiana.

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