giovedì 16 agosto 2018

Ezechiele 12,1-12 e Matteo 18,21-19,1
Guardando il mondo da un oblò ...

Qual'è la logica del regno dei cieli? Stupire; stupire sbaragliando nell'amore ogni ragionevolezza e logica umana.
Entriamo bella parabola, ciò significa entrare in una esperienza di misericordia che si presenta come assoluta e inaspettata gratuità. Ciascuno è consapevole che di fronte a "tanto" si rimane senza parole. Ciascuno sperimenta in sé stesso come nel corso della vita ci si è ceduti agli altri, ci si è venduti a circostanze e obblighi; abbiamo stretto patti e compromessi che limitano la nostra libertà ... Tutto questo al punto che nessuno è nella possibilità di restituire sé stesso alla propria libertà, alla propria condizione originaria. Il regno dei cieli afferma che questa restituzione è possibile attraverso un "amore realizzato" che inevitabilmente stupisce.
Il fascino di questa possibilità deve muovere in noi la conversione dei nostri stili abituali.
La logica di amare in proporzione o secondo ragionevole prudenza, conduce alla "giustizia ingiusta" di chi pretende comunque il saldo dei 100 denari.
Poveri noi ... Il regno dei cieli è una "bella" fatica ... Per quanto bello e affascinante nella manifestazione, è comunque una grande fatica, un non facile superamento della realtà.

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