giovedì 9 agosto 2018

Osea 2,16-22 e Matteo 25,1-13
Santa Teresa Benedetta della Croce, patrona d'Europa
Ti farò mia sposa ...

Le straordinarie parole di amore del profeta Osea, suonano come una soffice carezza, come un dolce sussurrò all'orecchio: è una promessa eterna, è una realtà immediata.
Ti farò mia sposa ... La sponsalità esprime il coronamento del desiderio e dell'attesa. Essa prefigura la nuova realtà di vita, quella in cui, il dono dell'amore è l'essenza di tutto.
Ti condurrò nel deserto ... Occorre affidarsi e camminare in quel silenzio e in quella sterilità di vita che purifica da ogni orpello e da ogni inutile appartenenza. Nel deserto si dedica il cuore ... Si rende chiaro ciò che è essenziale.
La nostra vita, la nostra relazione con Dio, non sfugge a questa proposta profetica di Osea, che trova nelle parole di Gesù lo svelamento rispetto alla sua persona e alla novità del Vangelo.
Ogni discepolo nella verginità per il regno dei cieli, trova la propria esplicita dedicazione, questa condizione è originaria, perché esprime l'appartenenza, così come la venuta dello Sposo decreta le nozze eterne, la salvezza a cui solo con lui puoi prendere parte.

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