mercoledì 29 agosto 2018

Geremia 1,17-19 e Marco 6,17-29
Martirio di San Giovanni Battista
Il vortice del peccato

Giovanni è stato precursore della luce, della verità e della vita. Essere precursore non significa semplicemente che è venuto prima o che abbia preparato la venuta ... significa che ha lottato per la salvezza, si è opposto al peccato, cercando di anticipare le conseguenze della salvezza, cioè dell'amore del Padre. Quando ci soffermiamo a considerare cosa sia il peccato, spesso, anche noi cattolici ci limitiamo a una considerazione moralistica, per cui il peccato è una infrazione di una norma, di un precetto, di un comandamento, e quindi tutto lo riduciamo a una questione soggettiva. Ma il Vangelo di oggi apre a una comprensione devastante della realtà a causa del peccato. Il peccato è una deriva in modo alternativo di tutta la realtà: la vita di Erode, le sue scelte, la sua corte, Erodiade, sua figlia; tutto danza e si muove nella conseguenza di un esistere secondo il peccato: rifiuto di Dio come amore; è una struttura di peccato ...
Giovanni Battista, nel sacrificio della sua vita, pone tutto se stesso come argine al peccato e invito ai suoi discepoli a proseguire in quella opposizione al male. Essi infatti, i suoi discepoli, vennero, presero il corpo e lo posero in un sepolcro, poi riferirono il tutto a Gesù ... La salvezza continua nella lotta contro il male è il peccato ... Forse non è così anche oggi? Non è nella lotta al male e nell'opporsi al peccato che riconosciamo l'agire di Dio per realizzare la redenzione di ciò che esiste? Non può essere solo l'amarezza per ciò che viviamo oggi a declinare la quotidianità ... ma il sostegno a chi della lotta al male e al peccato ha fatto un programma di vita.

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