lunedì 27 maggio 2019

Atti 16,11-15 e Giovanni 15,26-16,4
Memoria, uguale testimonianza ...

"...  non hanno conosciuto né il Padre né me." Siamo anche noi nel tempo della dimenticanza! Questa condizione rappresenta un Alzheimer Spirituale di proporzioni simili a uno tsunami che si abbatte nella vita. Quando non si abita più la memoria ma si cavalca la suggestione del momento, si abdica al discernimento nella vita a favore di una assoluta individualità, che spesso cerca un idolo per l'identificazione. Questo processo che accompagna le vicende umane, è da sempre frutto dello smarrimento e della perdita di memoria. Un discepolo di Gesù, allora, come oggi, da senso al suo presente abitando e vivendo un memoriale: la vita stessa del suo maestro. Ecco cosa significa la vita Spirituale! Non lasciamoci suggestionare dalle "emozioni", dai moti del presente, essi rappresentano una reazione di pancia, anche quando assumono proporzioni impensabili ... Esse restano reazioni di "pancia"!
Dimorare in Gesù, e il dimorare di Gesù in noi, è memoria di lui, è fare spazio allo Spirito, ma anche suo memoriale, cioè sua presenza reale nel presente.
Ecco che il presente da testimonianza di Lui!
Gli uomini, le donne e i bambini rinnegati, danno testimonianza di lui ... Non dimentichiamoci di loro ...
Gli uomini, le donne e i bambini abbandonati nei campi profughi in Libia, e altrove danno testimonianza di lui ... Non siamo così colpevolmente indifferenti ...
Gli uomini, le donne e i bambini i cui diritti sono negati e calpestati dai quotidiani dittatori, danno testimonianza di lui ... Non saliamo anche noi sul carro dei vincenti ...
Ogni uomo, ogni donna, ogni bambino, scartato nel mondo di oggi, è segno di quelle "cose" che Gesù ci ha affidato nelle sue parole "... vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate ..." e non ci scandalizziamo restandone schiacciati, invischiati, perché così annulleremo la nostra testimonianza.

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