lunedì 7 dicembre 2020

Come è bella la mia vita (via) santa!

Isaia 35,1-10 e Luca 5,17-26


La profezia di Isaia si snoda attraverso una narrazione poetica che coinvolge la natura, la realtà è la vita. Ed ecco che arriva a toccare l'esperienza umana segnata della prova, e dalla predominanza della potenza politica degli Assuri: "Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi»".
Il desiderio di riscatto, la speranza messianica come restaurazione del regno davidico cova sotto la cenere di una realtà schiacciata e piena di contraddizioni sociali e politiche. È un tempo di crisi profonda. Il profeta legge la realtà con gli occhi di Dio, parla al popolo con le parole che scaturiscono dal cuore di Dio. È questo il senso della profezia, non un vaticinio, non una visione o un enigma sul futuro, ma la proposta di un modo per affrontare e reagire nella realtà della vita. Dio ha sempre un mondo nuovo da proporre ogni giorno che ci è affidato. La realtà non è mai fine a se stessa per chi crede, perché la fede permette di gioire e di godere della redenzione, del riscatto realizzato da Dio. Yhwh non salva l'uomo alla fine d tutto, ma lo salva nel presente della sua vita. La via Santa è quindi la nostra esistenza che appartiene a Dio, ed è per questo, da Lui, resa salva!
La mia vita oggi è una profezia del Padre!

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