mercoledì 2 dicembre 2020

Il buon pastore all'opera ...

Isaia 25,6-10 e Matteo 15,29-37


Ciò che descrive l'evangelista è in realtà ciò che vede Gesù: "Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati". La reazione di Gesù non è troppo diversa da quella che anche noi potremmo avere: "Sento compassione per la folla". Ed è questa compassione, è questo coinvolgimento che porta Gesù ha reagire, mettendo nella realtà di quelle persone, quel segno straordinario, che è accolto con meraviglia: "... la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele". La narrazione del Vangelo prosegue con il coinvolgimento dei discepoli, rispetto alla compassione per quella folla, per quella gente, per quelle persone. Ecco che non sono solo un "massa", ma un poco alla volta anche per i discepoli, esse acquistano un volto. Ecco che ciascun discepolo incontra i suoi fratelli, e per loro continua l'opera che Gesù ha iniziato: "[Gesù] prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà."
Oggi anche a me è chiesto di avere uno sguardo "corretto", interessato, capace di compassione, sulla realtà che mi circonda e che mi appartiene; oggi anche io sono coinvolto nel distribuire il "dono del pane", cioè nel dare il segno della compassione del Signore ai miei fratelli. Abbiamo compassione gli uni per gli altri?
Oggi, è a partire da questo sguardo di compassione che posso continuare l'opera di Gesù e dare un poco di speranza a questo giorno!

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