martedì 27 luglio 2021

Fa' di noi la tua eredità!

Esodo 33,7-11; 34,5-9.28 e Matteo 13,36-43

Questa pagina di Esodo, "inverosimile" per la narrazione, in realtà rimanda a una visione che vuole rappresentare il "mito" della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, a partire dalla manifestazione e nel roveto ardente sul monte, avuta da Mose: Yhwh, nel suo stesso nome si manifesta come colui che è presente e accanto al suo popolo.
Ecco che a conclusione di un cammino che conduce il popolo nel luogo della presenza, il Monte, viene idealizzata la "Gloriosa presenza".
Essere alla presenza serve per contrastare ogni possibile defezione - dopo il vitello d'oro - è Yhwh stesso che nella sua presenza pone le condizioni perché ogni uomo possa custodire la fedeltà al patto e a Dio stesso. Un Dio misericordioso è pietoso, lento all'ira, è memoria di ciò che egli ha fatto per liberare il popolo dalla schiavitù e di quanto compie per introdurre il popolo nella terra della promessa.
Questa esperienza di presenza, va costantemente attualizzata, è resa anche per noi condizione stabile a cui corrispondere i tempi della nostra esistenza. I 40 giorni di Mose con Dio, lo stare alla sua presenza portano il rivelarsi della legge, delle dieci parole, che sono la vita stessa del popolo; questo concetto va recuperato costantemente per non smarrire l'esperienza della presenza di Dio nella nostra vita, oggi.

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