giovedì 29 luglio 2021

Rimanere nell'amore ...

1 Giovanni 4,7-16 e Giovanni 11,19-27

Santa Marta, Maria e Lazzaro 


Con una certa sorpresa, stamattina ho imparato che da quest'anno non festeggerò solo Santa Marta, la laboriosa, come anche colei che precorre la fede nella risurrezione dai morti, ma anche Maria, sua sorella alla quale non sarà chiesto di lascare il suo ascolto del maestro a favore di altro, e pure Lazzaro, loro fratello è amico particolare di Gesù.
È il papa che ha deciso questo allargamento della memoria, mettendo in evidenza come ciò che lega tutti e tre è il loro intimo rapporto è la loro amicizia con il Signore.
Ciò che hanno sperimentato nella casa di Betania, non è solo la cordiale ospitalità, ma la fedeltà all'amicizia, essi sono rimasti nell'amore di Gesù.
La prima lettera di Giovanni ci dice di rimanere nell'amore, per rimanere in Dio; questa condizione non si esprime e neppure si impara all'improvviso, è il frutto della fedeltà all'amore che si sperimenta a partire dall'amicizia, dalle relazioni che umanamente ci toccano. Quando siamo disposti a superare i limiti e a vincere le tentazioni che nascono nei rapporti amicali, attraverso la fedeltà, allora stiamo camminando nella fedeltà e nella pazienza di Dio per noi. La nostra maturità umana e relazionale si commisura proprio a partire da questa apertura che poniamo nei confronti dei fratelli.
Gesù, prima di essere il maestro, il figlio di Dio che da la vita ai morti, è stato pur sempre uno che ad un certo punto ha fatto irruzione nella casa di Betania, e da lì è nato un cammino di amicizia e fedeltà.

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