giovedì 1 luglio 2021

La paternità

Genesi 22,1-19 e Matteo 9,1-8


Abramo racconta in tutto il capitolo 22 la drammaticità della sua paternità verso il figlio Isacco, ripercorre il dramma di una promessa che se al principio sembrava impossibile, poi si è dimostrata vera in una fede che cresceva insieme al divenire della promessa stessa; ora quella promessa è straziante e lacerante nelle viscere: quel figlio donato ora è un figlio strappato. Come vedere in tutto ciò l'espressione bella e di pienezza di essere padre?
Ma pure Dio, abita i sentimenti, i pensieri e la carne di Abramo; lo stesso Signore sperimenta il dramma di Abramo e prende parte a tutto il travaglio per quel figlio.
Abramo rimane senza parole, in silenzio, non sa proprio cosa rispondere, se non: "Dio stesso provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!"
Siamo di fronte a non risposta, quelle per quando non si può e non si vuole rispondere ... e tutto viene fatto ricadere in Dio.
Oso fare una lettura, forse non correttissima, ma possiamo dire che Il racconto di Genesi 22 rappresenta l'espressione della paternità di Dio, per il suo figlio unigenito e quindi per ogni suo figlio di uomo. Il sacrificio è un unire, elevare, fino al cielo l'espressione più preziosa della nostra vita. Il sacrificio non è per questo solo il momento cruento e doloroso. Ed è in questo sacrificio che Abramo riconosce che il suo essere padre riesce a giungere a compimento in quell'offrire il figlio, egli non provvede pienamente al sacrificio, non può e anche se vuole resta incapace. Solo Dio, dolo Yhwh, che vede, può provvedere pienamente a rendere quel sacrificio una offerta che esprime in cielo, ciò che la paternità rappresenta e ciò che l'essere figlio, rappresenta.
L’amore tra Abramo e Isacco può evocare, lo stesso amore causa del sacrificio consumato sul monte Golgota, un Figlio unico e amato, di cui il padre non vuole la morte, anzi proprio l'obbedienza al padre da pienezza alla paternità. L'amore fino all’estremo sfocia in una esperienza folle e inesauribile: Dio richiama Gesù dai morti, lo fa risorgere.


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