mercoledì 29 luglio 2020

1 Giovanni 4,7-16 e Giovanni 11,19-27
Memoria di Santa Marta
Eppure era suo amico ...

Che cosa è l'amicizia? Molti di noi faticherebbero a riconoscersi nella modalità ed espressione di amicizia vissuta a Betania, nella casa di Lazzaro, di Marta e Maria. Faticherebbero perché, per molti la parola amicizia significa: simpatia, reciprocità, compensazione, affetto ecc ... Tutte dimensioni di una relazione valutata nell'ordine del bisogno e della socialità. Era questa l'amicizia di Betania?
Mi provo a immaginare quale fosse il tenore di amicizia di Betania; a partire dal dialogo tra Gesù e Marta. Non voglio dire che l'amicizia non avesse a che fare con la natura umana, ma credo con certezza che, accogliere, conoscere Gesù abbia permesso di percepire la verità dell'amicizia e di sperimentare nell'amico "l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui".
Ecco che l'amicizia a a che fare con l'amore di Dio per noi! Nelle nostre relazioni andiamo oltre alla dimensione di empatia e cerchiamo di intravvedere l'amore di Dio per noi?
È quel mistero di amore, a cui ciascuno può affacciarsi nell'amicizia, che fa sì che ogni distanza si riempia di "perdono" cioè del dono gratuito di sé. Che cosa dice Marta quando vede Gesù arrivare, quando si sente raggiunta dall'amico, quando finalmente la sua umanità è toccata dall'amore dell'amico? Gli dice: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!" L'esserci dell'amico garantisce la presenza dell'amore di Dio Padre che precede ogni nostro bisogno e desiderio, precede anche il nostro vuoto esistenziale.

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