sabato 18 luglio 2020

Michea 2,1-5 e Matteo 12,14-21
Bello agli occhi suoi...

Per i Farisei Gesù è ormai insopportabile, al punto che decidono che è meglio toglierlo di mezzo; l'evangelista Matteo a fronte di questa decisioni contrappone la profezia di Isaia che descrive il Servo di Yhwh.  Ciò che viene affermato del "servo" ci svela lo sguardo di Dio Padre su Gesù. Non vengono espresse considerazioni e opinioni comuni, raccolte dal sentire della gente, ma si fa riferimento a una fonte di autorità che non è discutibile: la profezia. Quelle parole, allora, risuonano che una comunicazione per ogni uomo e in particolare per ogni discepolo. Quel Gesù che vogliono eliminare, uccidere, è in realtà il figlio amato, colui che gode della piena fiducia e della stima di Yhwh. La scelta che Dio fa, corrisponde in questo ad una elezione ovvero una predilezione, che come è irrevocabile per il popolo di Israele, lo è anche per Gesù. Ma non si esaurisce in un riportar una opinione divina, o una scelta; le parole profetiche dispiegano la loro forza in una dimensione di progetto e programma che coinvolge non solo Israele ma tutto il mondo, tutte le nazioni. In questa profezia si possono leggere i tratti di una cristologia nel suo nascere, e della dimensione simbolica e sacramentale della persona del Cristo, ovvero del servo di Yhwh.

Nessun commento:

Posta un commento